Terminologie medico – scientifiche:
ALTA FREQUENZA
L’Alta frequenza, riferita all'emissione di onde elettromagnetiche ad alta frequenza o
radio-frequenza, viene erogata da strumenti elettromedicali che producono onde radio
con frequenze comprese tra 18 e 900 megahertz MHZ. Solitamente vengono generate
"onde quadre" a frequenza compresa tra i 10 ed i 30 MHZ. L’intensita’ delle onde emesse è sempre mediamente nell’ordine di 20 Gauss.
AMPERE
Unita’ di misura dell'intensita’ dell’elettricita’ e dell’elettromagnetismo. Si misura con
amperometri.
ANTENNA ELETTROMAGNETICA
Le onde elettromagnetiche di frequenza piu’ alta ( comprese tra 300 e 800 megahertz
MHZ ) sono dette anche onde a radio-frequenza e sono onde convogliate con un'antenna.
BASSA FREQUENZA
La "bassa frequenza" viene applicata in magnetoterapia attraverso strumenti a bassa
intensita'. Le onde a bassa frequenza sono comprese tra 5 e 100 hertz. L’intensita’ delle
onde emesse deve oscillare tra i 20 ed i 40 Gauss. Il sistema di emissione con onde a
bassa frequenza è di tipo pulsato, con intervallo tra le onde emesse al fine di evitare il
riscaldamento dei tessuti.
CITOCROMI
Sono “ pigmenti “ ( coloranti ) rossi presenti nelle cellule di tutti gli organismi aerobi (che
vivono grazie alla presenza di ossigeno) nelle quali partecipano alla funzione respiratoria
della cellula stessa. Si tratta di PROTEINE FERROPORFIRINICHE, la cui funzione
biologica è il TRASPORTO DI ELETTRONI per mezzo di una variazione reversibile di
valenza del ferro. La ricerca sugli effetti biologici dell’elettromagnetoterapia è
particolarmente orientata allo studio dei mitocondri e dei citocromi.
CRISTALLINO ARTIFICIALE
La presenza di cristallino artificiale (che si applica nei casi di cataratta) di vecchia
generazione, inserito fino a 15 anni fa, rappresentava una controindicazione all’impiego
della Risonanza Magnetica Nucleare, in quanto il cristallino artificale veniva fissato con
punti o cerchi metallici. Le nuove protesi di cristallino sono prive di elementi ferro-magnetici
e non controindicano sia l’impiego della RMN sia della Magnetoterapia.
DENSITOMETRIA O MINERALOMETRIA O MOC
Esame per misurare il livello di concentrazione di calcio all’interno del tessuto osseo. In
caso di riduzione del tenore calcico si parla di OSTEOPENIA; in caso di riduzione a livello
patologico con rischio fratturativo ( -2.5 di deviazione standard ) di parla di
OSTEOPOROSI.
EDEMA
Passaggio di liquidi dal circolo vascolare a livello extravascolare; si manifesta con gonfiore
locale (uno dei quattro segni fondamentali dell' infiammazione).
EPILESSIA
Eccitazione spontanea di aree cerebrali motorie; solitamente i soggetti sono in terapia con
farmaci specifici che impediscono le crisi. In presenza di questa patologia è controindicata
la Magnetoterapia.
EXTRASISTOLIA E PREECCITAZIONE VENTRICOLARE
Disturbi del ritmo cardiaco, solitamente di lieve importanza le prime e di maggiore impegno
la seconda anche se rarissima, controindicano l’impiego della Magnetoterapia.
FLOGOSI O INFIAMMAZIONE
Evento biologico che si manifesta negli organismi animali con gonfiore o edema (TUMOR), cute calda (CALOR), cute arrossata (RUBOR) e alterazione funzionale (FUNCTIO
LESA). Questi fenomeni, da intendersi come reazione di difesa, sono dovuti ad una
cascata di fenomeni bio-umorali che inizia con la produzione di sostanze flogogene che
vengono prodotte da particolari cellule del sangue in seguito ad eventi negativi interni od
esterni (infezioni batteriche, virali, traumi, reazioni immunitarie ed allergiche ecc ).
FIBRILLAZIONE ATRIALE
Aritmia, solitamente in terapia anticoagulante con farmaci specifici, per evitare la
formazione di trombi. Viene risolta con farmaci o con tecnica interventistica non invasiva
mediante ablazione con radiofrequenze. La Magnetoterapia trova controindicazione.
GRAVIDANZA
Durante il primo trimestre di gravidanza, a scopo prudenziale, è generalmente
controindicata l’esecuzione di esami con Risonanza Magnetica Nucleare, per probabili e
non ancora documentati effetti teratogeni sugli organismi in rapida crescita, come avviene nella fase embrionaria. Nel periodo fetale, dal terzo mese alla data del parto, la RMN viene impiegata con prudenza. La Magnetoterapia, sempre a scopo prudenziale, è attualmente sconsigliata durante l’intero periodo gestazionale.
ONDA ELETTROMAGNETICA
Vibrazione elettromagnetica con carattere sinusoidale caratterizzata da lunghezza
d’onda, intensita’, frequenza e densita’ di flusso.
OSTEOPOROSI
La Magnetoterapia agisce sull’osteoporosi stabilizzando la perdita degli ioni calcio, ne
evita la progressione agendo sugli osteoblasti e sugli osteoclasti incrementando i processi
di rimaneggiamento osseo, stabilizzando gli osteociti (cellule mature del tessuto osseo), agendo con forze tangenziali sulle superfici concave e convesse dell’osso stesso.
POMPA SODIO-POTASSIO
Detta anche "POMPA IONICA", è il principale sistema elettrochimico che stabilizza le
cellule, ne conserva la dimensione e permette le attivita’ metaboliche e di trasporto delle
sostanze tra interno ed esterno cellulare. Le cellule sono in buona salute quando avviene
continuamente un passaggio attivo di due atomi di potassio e tre atomi di sodio che
escono dalla cellula; questa espulsione attiva di ioni sodio ed ingresso di ioni
potassio trascina anche altre sostanze; l’ENERGIA viene fornita da molecole di ATP (adenosintrifosfato) attraverso la fosforilazione ossidativa che avviene nei mitocondri.
Quando la cellula (epitaliale, muscolare, connettivale, nervosa, ecc.) si ammala, salta
l’equilibrio ionico tra interno ed esterno cellulare, avviene una depolarizzazione con
riduzione del processo attivo di espulsione degli ioni sodio. Lo scambio ionico è ridotto o
assente.
L’azione dei CAMPI ELETTROMAGNETICI è attivante attraverso la ripolarizzazione della
membrana cellulare citoplasmatica, il ristabilimento del potenziale di membrana e la ripresa della buona funzione di pompa ionica sodio-potassio e viene ridotto ed annulato il
potenziale di lesione.
PACE-MAKER
Si tratta di un dispositivo artificiale costituito da un elettrostimolatore a batteria che viene
impiantato in una tasca muscolare all’interno del torace e che presenta un catetere
stimolatore per il sistema di conduzione del cuore, quando la regolare funzione elettrica del
cuore è compromessa, ad esempio con battiti troppo bassi. La presenza di
elettrostimolatore cardiaco controindica sia l’esecuzione di una RMN che l’impiego della
Magnetoterapia, in quanto le onde elettromagnetiche emesse possono interferire con il
meccanismo stesso della elettrostimolazione.
PROTESI ACUSTICA
Le normali protesi acustiche non presentato alcun problema rispetto all’impiego delle onde
elettromagnetiche.Tuttavia negli ultimi anni vengono impiegati sempre più
elettrostimolatori cocleari, per la loro miniaturizzazione massima, nei casi riduzione della
capacita’ uditiva. La presenza di questi dispositivi controindicano l’utilizzo della
Magnetoterapia.
PROTESI D’ANCA
Le vecchie protesi ferromagnetiche controindicano sia la RMN (sia per interferenza con
l’acquisizione delle immagini, in quanto le masse metalliche determinano artefatti, sia per
effetto meccanico di trazione e dislocamento che sulle stesse masse possono essere
determinate dall’induzione magnetica; questo vale anche per i mezzi di osteosintesi quali
placche e viti , sia la MAGNETOTERAPIA in prossimita’ della protesi stessa o dei mezzi
di osteosintesi (area di interdizione intorno ai sessanta centimetri dalla sede di presenza
metallica ferromagnetica): da circa venti anni si utilizzano PROTESI AMAGNETICHE, ad
esempio a base di titanio, che rendono possibile sia la RMN che la Magnetoterapia. Anzi, in alcuni casi selezionati, la Magnetoterapia viene utilizzata dopo l’impianto di protesi per
accelerare il processo di inserimento ed evitare infezioni da gram+.
RISONANZA
Per risonanza di intende sinteticamente un processo biofisico per cui c’è trasfomazione di
energia senza passaggio di materia.
STENT CORONARICI
Sono dispositivi di varia grandezza a rete metallica, che si inseriscono all’interno delle
arterie (coronarie, asse aorto-iliaco, carotidi), in caso di stenosi dei vasi arteriosi,
contestualmente all’angioplastica. La presenza di stent coronarici controindica l'impiego di
Magnetoterapia.